giovedì 29 novembre 2012

Day 28

Qualcuno mi vuole male? Ieri c'era una cazzo di luna piena e io non ho trombato come invece avrebbe dovuto essere. Sono incazzata come un'orso che becca un coglione con in mano un fucile nel suo territorio. Mi fumano gli attributi che non ho... e sono convinto che pure ad Angel girano parecchio. 
Guardalo. Sta piovendo come fosse il diluvio universale e lui se ne va a zonzo per il giardino a grattugiarsi i testicoli contro alberi e staccionate. Poveri cani, non possono neppure farsi una sega da soli! Fanno proprio una vita di merda!

Ma che diavolo è successo? Il Primo, ovviamente.

Beccatevi Bleed, dei Soulfly. Io racconto! Ieri sera, mollato Frate Tac, G.I. Joe, e Tommy in canonica, sono uscita con Angel per la solita ronda. Ho pensato "Facciamolo Strano". L'ho portato dritto dritto alla piccionaia arrostita. Cosa c'è di meglio di una scopata in un ex covo di vampiri? E poi, per una volta, l'avremmo fatto al coperto, con la pioggia di ieri ce n'era davvero bisogno.
Insomma... arriva la metamorfosi. Il cane comincia a sussultare. Io collego l'iPod alle casse portatili e lancio Beneath the Remains, dei Sepultura. Pochi minuti ed eccolo... davanti a me, nudo, forte, enorme, spettacoloso.
Io... ovviamente... mi sono cavata tutto di dosso.

Ed ecco arrivare il Primo con il suo esercito di vampiri mutanti. Già! I non-morti. Quelli con la coscienza. Proprio come Mara, solo che hanno assaggiato il sangue fresco, umano, e ora non possono più farne a meno. Ci beccano sul più bello. Quanti? Uno... Due... Tre... Quattro... e poi ci sono pure le Dive. Oddio! Sono proprio le Dive! Chiara e Lara... Sono proprio loro!
Io e Angel ci alziamo. Il suo pisello è ancora dritto come l'asta di una bandiera... che spreco, cazzo! "Io li sbriciolo come fossero grissini, lo giuro!", penso.

Parte Enemy of God, sono i Kreator. Perfetti per l'occasione. «Disturbiamo?», chiede il primo. Lo guardo. Lui sorride sornione «Che bella accoglienza - dice sarcastico - Non sapevo volessi mettere a nudo tutti i tuoi complessi nei miei confronti...».
Le Dive si fanno avanti «Clara - ridono di gusto - Siamo davvero felici di vederti... così!».
"Lesbiche di merda!", penso "Fatevi sotto brutte stronze...".
Il Primo chiude gli occhi.

Le Dive scattano verso di me. Sono velocissime. Neppure le vedo arrivare. Angel viene proiettato a terra senza accorgersi neppure di essere stato colpito. Lara osserva vogliosa la sua erezione, che lentamente si affloscia. Io non mi muovo di un millimetro. Chiara mi ha colpita, ma è rimbalzata come fossi... un fottuto campo di forza dell'Enterprise. Sorrido. Ecco gli Slayers, è il mio momento e... Chiara: I hate you!
Al dito ho l'anello di Mamma (o cazzo! L'ho chiamata Mamma?).
Lei mi guarda incuriosita. Io inclino la testa, e senza che lei se ne accorga, ha il collo spezzato. Il suo corpo si affloscia al suolo ma non si trasforma in polvere. La calpesto con indifferenza. Le sue ossa si sbriciolano sotto il mio peso. Guardo Lara «Fatti Sotto».
Angel si alza. Colpisce. E' forte. Lara vola a terra senza riuscire a difendersi.
«Lasciamela!».

Lui annuisce e si dedica agli altri due. Il Primo ci osserva. Io prendo Lara e la sollevo come fosse un fuscello. La sollevo. Mi sento Hulk Hogan che affronta Tiger Mask sul ring. Non ho mai visto una puntata di Wresling alla tele ma... mi sento ispirata! La lascio cadere con la schiena sul mio ginocchio. No... La proietto con tutta la mia forza sul ginocchio. Il suo corpo si spezza letteralmente in due. La vedo sussultare a terra. Le gambe alla mia destra. La testa alla mia sinistra. Sbava come una lumaca. La afferro per le orecchie e faccio cessare le sue pene. Ecco Postmortem.
Avanzo verso il primo. Lenta. Poi veloce. Poi lenta. Proprio come fanno gli spiriti nei film dell'orrore. Sto giocando con poteri che non conosco, ma che l'anello mi dona. Grazie mamma!
Passo a fianco ai due vampiri che lottano con Angel, ne afferro uno passandogli di fianco e lo scaglio contro la parete. Sfortunatamente viene trafitto da una trave che sporge per metà dalle macerie. Rimane infilzato come uno spiedino. Angel stende quello che rimane.

«Ora tocca a te!».
Il Primo mi guarda. Ride. Dice che è ancora presto. Ma che questa serata gli è stata utile. Mi saluta con inchino, e scompare. Before I Die dei Mushroomhead, per la prima volta, mi sta sulle palle. Però questo cazzo di anello è davvero un portento.

Mi giro verso Angel «Dove eravamo rimasti?», lui ride, si avvicina, fa in tempo a darmi un bacio, e poi crolla al suolo preso da spasmi... cinque minuti ed è di nuovo un cane. Che stronzo!

Oggi? Ho avuto i maroni girati per tutto il giorno. Non ho cagato nessuno. A scuola me ne sono stata zitta. Il pomeriggio ho menato le mani allenandomi con Tommy e Frate Tac. Piove. Non smette di piovere. Che Cazzo!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

martedì 27 novembre 2012

Day 27

Mi guardo allo specchio. E' primo pomeriggio. Fuori Piove. Angel è rintanato nella sua cuccia. Madre è di sotto che legge. Sono nuda. Trust dei Megadeath alle orecchie. Sono cambiata molto da come mi ricordavo. Sono sempre stata pelle e ossa. Un fisico da modella, piatto, tipo una tavola da surf. Ora sembro una culturista, anche se i muscoli mi hanno dato una certa armonia e non mi hanno trasformata in un uomo con la vagina. Tutt'altro. Sono... sexy. Non avrei mai detto che un giorno avrei usato questa parola su di me.
So che piaccio. Jake, Alex, Tommy e Angel ne sono una conferma. Ma io non mi sono mai piaciuta. Ora, però...
Al dito porto l'anello. Ci gioco spesso. Me lo rigiro e rimiro. Wild Child dei W.A.S.P. subentra con un ritmo che mi carica. E' ora di vestirsi. Fa freddo. 
Intimo rosa, calze con la riga nera e qualche buco su coscia e polpacci. Gonna lunga, con lo spacco, un po' zigana. Anfibi. Un corpetto bianco che lascia in vista l'ombelico. Giacca di pelle. Un foulard grigio e nero con alcuni tribali in argento. Girò un po' su me stessa, è parecchio che non faccio attenzione a quello che indosso. Poi scendo di sotto.
Becco mia madre in cucina. A Touch of Evil dei Judas Priest mi travolge. Lei mi fa cenno di sedersi. Mi mostra un album di foto. Lei è giovane. Anche mio padre. Avranno la mia età. Sono abbracciati, non in modo romantico, piuttosto come fossero compagni di ventura. Al loro fianco ci sono volti che non conosco. Lei me li indica con l'indice.
«Questa è la mia migliore amica. Una strega potente come non potresti mai immaginare. Ora vive in Inghilterra. Ci credi? Parla con le piante. Dice che l'intero pianeta è un'essere vivente e senziente». Il dito si sposta «Questo è il vampiro che ti dicevo - dice - davvero temibile, spietato. Però aveva una cotta per me».
«E' lui che...», Madre mi interrompe annuisce. Il dito si sposta «Il mio osservatore. faceva il bibliotecario, era di origine inglese». Johnny Be Good interpretata dai Priest mi è sempre piaciuta.
Osservo meglio la foto e scopro che è scattata nel cimitero di... «Sunnydale», sembra leggermi nel pensiero «Proprio come nella serie TV, più o meno - ride - Whedon mi ha pure fatto fare la comparsa in un paio di puntate della prima serie. Un tipo geniale!».
La guardo stupita. Lei mi pare più bella che mai. Come ho fatto a venire fuori così rospo? «Ovviamente il telefilm è molto romanzato. I mostri, i militari, e tante altre cose sono state inserite per mantenere alta l'audience - aggiunge - Ma la base è tutt'altro che inventata».
Annuisco.
«Ci siamo trasferiti in Italia quando abbiamo saputo di un'altra porta dell'inferno - spiega - tu non eri ancora nata, ci abbiamo messo parecchio prima di trovare Padre Vincenzo, e...».
«Se la cacciatrice sei tu - chiedo all'improvviso - perché tutti se la fanno con me?».
«Non lo so», risponde e butta fuori un sospiro frustrato «In teoria non esistono due cacciatrici contemporaneamente. Io però sono morta e risorta. Forse Kaley... Oh Dio, Kaley...».
Parte Wasted Years degli Iron Maiden. Nella serie Kaley è Faith... ma non posso credere che sia tutto vero!
«Non la vedo da quando abbiamo lasciato la California - ora sta piangendo - Era come una sorella per me!».
Ok! Ho capito. Faith... ehm, Kaley è morta. E io sono diventata cacciatrice! Che sfiga!
«Cosa dobbiamo fare?», chiedo.
Lei scuote lentamente la testa «Non lo so. Cosa dice Padre Vincenzo?».
«Che dobbiamo aspettare una loro mossa...».
Madre annuisce «Ce l'hai ancora l'anello?», glielo mostro «Bene!».
«Dobbiamo trovare il modo di eliminare il Primo - dice - di solito i vampiri si vantano parecchio, si credono molto più potenti di quanto sono in realtà! - sorride - Non sai quanti ne ho conosciuti che si definivano 'Il Primo'», la guardo negl'occhi e scorgo le lacrime. So che vuole liberarsi di me per fare una cazzo di telefonata alla sua amichetta americana, ma allo stesso tempo si sente in dovere di mettermi in guardia, e magari quel senso di dovere è un barlume di istinto materno... chissà!
«Lo faremo fuori!» affermo alzandomi in piedi. Lei mi guarda. "Dove vai?", pensa.
Io mi avvicino alla porta. Prendo l'ombrello che fuori viene giù il mondo. Apro «Sono di ronda con Angel...», esco e mi chiudo la porta alle spalle. 
Il cane esce dalla cuccia e mi guarda scocciato «Non fare il rompicoglioni - dico - c'è un lavoro da fare». In casa sento la voce di mia madre. Sento i singhiozzi. Bang your Head mi annuncia l'arrivo dei Quiet RiotChe palle questi vampiri del cazzo!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

domenica 25 novembre 2012

Wishlist

La lista dei desideri cantata dai Pearl Jam. Lo sapete quanto costa mantenere una Kawasaki Ninja? E non ho neppure il tempo di trovarmi un lavoro. Devo dare la caccia ai vampiri, devo tenere al guinzaglio Mara (che sta meglio e finalmente accetta sangue animale); devo portare a pisciare Angel a notte fonda; devo placare i bollori di Meddy e Tommy (prima o poi si faranno beccare da un vampiro nel bel mezzo di un amplesso); devo evitare che G.I. Joe vada in giro con il suo mitra; devo tirare fuori informazioni da Frate Tac... e devo pure allenarmi. Il Primo è là fuori, sento che presto dovrò affrontarlo, e sia i pronostici, che le profezie, non mi sono favorevoli...


venerdì 23 novembre 2012

Day 26

Che settimana di merda. Mara è ancora 'sotto osservazione'. E' preda di una forte crisi d'astinenza. Sembra una tossica. Urla, si dibatte come una indemoniata, disfa tutto ciò che le capita a tiro. Sente l'odore del sangue. Ne ha bisogno. E sente anche il richiamo del Primo.
Quello stronzo non crea dei banali vampiri. Quello crea dei mostri. Lascia loro la coscienza che avevano quando erano in vita, li rende suoi schiavi, e solo col sangue riescono a placare le loro immense sofferenze. 
Frate Tac dice che è simile a quando si è innamorati ma non corrisposti. Si sente una voragine nello stomaco. Si sta male. E si mangia in continuazione, specie dolciumi, per cercare di colmare quel vuoto. Ma il vuoto non è nello stomaco, è nel cuore. Ai vampiri creati dal primo capita la stessa cosa. E col tempo, questi diventano spietati come nessun'altra creatura al mondo... esattamente come un innamorato non corrisposto.
Sarà! Io so solo che sono tre notti che non dormo. Facciamo a turno, ma anche quando non tocca a me, le urla di quella indemoniata non mi fanno riposare. Ci sono momenti che vorrei spalancare la porta della cella in cui l'abbiamo rinchiusa, piantarle un bel paletto nel petto, e farla finita. Se non lo faccio è solo perché lei è ancora cosciente ed è ancora Mara... non è un'essere risorto dalla tomba come i normali vampiri. Lei è mutata che era ancora in vita. Ho pietà di lei. Ho bisogno di lei. Potrebbe essere l'alleato che cerco.
Penso alle parole di mia madre. Penso a cosa devo fare per uccidere il Primo. Penso che avere un vampiro nel mio gruppo di strani potrebbe essere una svolta. Già ho un licantropo e un prete, il vampiro manca proprio all'appello.
Tengo gli Stones a tutto volume. Sympathy for the Devil ha tutto un'altro sound quando lo si ascolta in chiesa. Frate Tac mi lascia ascoltare la musica, ma non permette che certe note raggiungano le orecchie di Maria, per cui ho deviato su una playlist molto più soft di quelle solite.
Tommy, Meddy, e Angel fanno la ronda per conto mio. Hanno il compito di perlustrare e basta. Se ci sono rogne devono chiamarmi. Io rimango in chiesa con Frate Tac e G.I. Joe. Per tenere a bada Mara c'è bisogno di forza bruta. E poi sono convinta che Mara non è stata vampirizzata per caso.
Ho avvisato anche Padre e Madre. Loro sanno come difendersi, anche se è parecchio che non lottano contro quei mostri. Sono un po' preoccupata per i parenti lontani. A loro non posso certo raccontare di chiudersi in casa a doppia mandata perché c'è un Vampiro con la 'V' maiuscola e la faccia da stronzo che dà la caccia a tutti i miei cari.
Cocaine aleggia nell'aria. Non quella di Clapton... E' Hendrix; uno dei più bei regali del mio periodo londinese. Frate Tac e Mara non apprezzano, ma Walmer, il mio G.I. Joe personale, sta ballando lungo la navata della chiesa. E' una scena che non capita tutti i giorni di vedere.
Mezzanotte! Cazzo. Devo dormire un poco. Io ascolto musica e guardo un uomo di mezz'età che balla, mentre di là una mia ex compagna di classe grida e pretende sangue umano. Frate Tac gli dà solo sangue di maiale «Dobbiamo abituarla - dice - servirà a placarle la sete». E' come la cioccolata al posto dell'eroina. "Prova con la Nutella", penso mentre mi giro sotto questo panno che puzza di naftalina. 
Guardo lo schermo del computer e penso che il sabato non arriverà mai.
Sono stanca di scrivere. Sono stanca di vivere a questo modo. Ogni tanto chiedo a Meddy se si ricorda com'era la nostra vita prima di tutto questo. Lei mi risponde che in quella vita non aveva un fottuto ragazzo e doveva placare le sue voglie con le dita della mano. Ha ragione pure lei. Ma io ho il peso di responsabilità che mi sono state affibbiate da non so cosa. E mi sento una merda. E ho il fantasma di Alex che mi tormenta. Lei ha Tommy. Io, per una sana scopata, devo aspettare il vent'otto di questo mese. Cazzo!
Mara... giuro che se non smetti di urlare, ti sgozzo!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

lunedì 19 novembre 2012

Night 11

E' tutto il weekend che mi rigiro tra le dita questo cazzo di anello. Mia madre non si sbottona. «Il potere si rivelerà quando sarà necessario - dice - vedrai...». Il fatto è che le sue parole mi hanno rincuorato parecchio, e mi hanno pure dato qualche speranza... forse c'è un modo per non dover crepare per il bene dell'umanità, forse. Immagino dovrei far innamorare un vampiro... proprio come accadde a mia madre. Oppure basta un licantropo?
Che cazzo di pensieri di merda!

Ho preso la Ninja, questo sabato e ho abbandonato Tombe. Sono andata fino in cima al Corno. Non è la prima volta. Immagino che lassù non ci siano vampiri del cazzo. Sad but True. Fanculo anche gli Anthrax. Lassù riesco sempre a trovare la serenità. Però in questo periodo di merda, tra nebbia, pioggia, e le prime nevi, rischio di trovare gli impianti aperti e un nugolo di cazzoni in tute sgargianti che buttano soldi per fare su e giù per la montagna, che ovviamente è stata rasata a zero appositamente, con tanto di alluvioni, smottamenti e quant'altro come controindicazioni trascurabili.

Ho atteso domenica sera per tornare a Tombe. Ho dormito in un sacco a pelo nel bel mezzo del nulla. Tanto, a una come me, neppure il cinghiale più stronzo si avvicina di sua spontanea volontà. Il Cellulare spento. Solo l'iPod come rappresentante del mondo tecnologico. Stamattina, quando l'ho acceso, ci ho trovato almeno un centinaio di messaggi di Meddy, una decina di Tommy, diverse chiamate di Frate Tac, due di mia madre e... persino una di mio Padre. 
Vi dirò: Non mi è accaduto proprio un cazzo!
Ho respirato aria pulita. Me ne sono fregata del mondo. Persino di Angel, che immagino si sia preoccupato, ma in forma canina non è che possa fare molto. 
Sono tornata alla civiltà solo quando i Pantera mi hanno dedicato la loro Symphony of Destruction.

Domenica sera. Cielo plumbeo. Neppure una fottuta stella in cielo. Non sono tornata direttamente a casa. Sono andata da Walmer in cerca di un guru spirituale. E lui mi ha accolto, come sempre, a braccia aperte, e canne accese.
Ci siamo messi nel suo bel porticato, a guardare i campi grigi autunnali, e i resti dell'Albero dei Corvi. Lui fumava. Io pure.
«Quanto durerà ancora?», mi ha chiesto.
«Non ne ho la più pallida idea - dico buttando fuori una nuvola di voisapetecosa - Frate Tac dice che dobbiamo aspettare Natale».
«I Maya sapevano tutto già dal principio...», dice lui.
«Non ti ci metterai pure tu con quelle cazzate!», la mia non è una domanda.
Lui scuote la testa e soffia in aria. I Sepultura espellono Roots Bloody Roots nelle mie orecchie quando intravedo una sagoma nera all'orizzonte. Faccio un cenno a Walmer.
«Guai in vista?».
«E' meglio che vai dentro...».
«Ti do una mano», dice lui col suo solito sorriso.
Gli faccio notare che le granate sono ormai finite da un pezzo. Lui fa un'alzata di spalle «Ho ben altro nel mio arsenale».
«Ma chi cazzo sei? Un G.I. Joe?».
Lui ride sonoramente. Io rimango seria.
«Mi metto di sopra con la MG - dice - Se hai bisogno ti aro il terreno senza aratro, con quel gioiello».
«Vedi di non trasformarmi in uno scolapiatti...».
Lui annuisce. 
Entra, sale le scale. Io attendo all'ingresso. L'ombra si avvicina. Si muove in maniera... claudicante... sembra uno Zombie. "Merda!", penso "Non salteranno fuori pure i morti viventi, vero?", guardo verso la luna ma trovo solo nuvole del cazzo.
Scendo i due scalini che mi separano dal terreno. Lo 'zombie' è oramai a una decina di metri da me. Ecco Prophecy dei Soulfly. L'ombra cade a terra. Alza una mano. Chiede aiuto. Cazzo! E' Mara.
Corro da lei. E' stata morsa. E' semi-svenuta. La raccolgo. Grido a G.I. Joe di aprire quella cazzo di porta. Mara ha il respiro pesante «Non mi morire adesso, brutta stronza!», le impongo.
La adagio sopra il divano. Il sangue lo macchia. G.I. Joe bestemmia. Io tampono la ferita con la mano «Renditi utile soldatino del cazzo!».
G.I. Joe scompare, e ricompare con tutto ciò che serve. Io però non so che fare. E' stata morsa da un fottuto vampiro. Si trasformerà? Devo ammazzarla. Devo succhiare il sangue dal morso come si fa con le vipere? Che cazzo devo fare? Ci vorrebbe Frate Tac.
G.I. Joe mi legge nel pensiero. Prende il cellulare e compone il numero del prete. Io intanto succhio sangue e lo sputo nella fruttiera. Lo faccio per dieci minuti buoni. So che è una stronzata. Ma non mi pare di avere altre soluzioni. Quando mi rompo le palle di succhiare, tampono la ferita con cotone e garze. Cerotto tutto. Prego. Lei è svenuta, per la miseria. Ora che faccio? Se muore mi tocca vegliarla finché non si trasforma. E domani c'ho la scuola. Che palle!
G.I Joe mi avvisa che il prete sta arrivando. Studia Mara e dice «Ce la farà?».
Che cazzo di domanda!
Mi avvicino al suo viso e sento che respira. Per lo meno non sta morendo.
«Dici che diventerà un vampiro?».
Altra domanda del cazzo.
«Aspettiamo Frate Tac e vediamo che fare...», è l'unica cosa saggia da fare, probabilmente.
Lui annuisce.

Ora sono in classe. Cazzeggio durante un'ora di supplenza. Sembra che la professoressa di Matematica si sia presa una brutta influenza. Le Dive mi squadrano come fossi colpevole di chissà quale reato. Sono stata io, stamattina ad avvisare gli insegnanti che Mara non sarebbe venuta. Da quel momento le due Barbie Troia non fanno altro che confabulare e lanciarmi occhiatacce. Tommy, invece, si è incollato al mio culo e pretende di avere ragguagli. Che palle. Mara è a casa di G.I. Joe. Dorme. Il soldatino mi ha assicurato che se cambia qualcosa mi farà uno squillo. Anche Frate Tac è in attesa.
Madre e Padre, invece, sono tranquilli. Ho questo cazzo di anello magico con me... Si fottano pure loro! Ascolto Burn dei Throwdown e aspetto che finisca questa cazzo di ora. Devo andare in canonica ad allenarmi.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

giovedì 15 novembre 2012

The Ring

L'anello che mi ha dato mia Madre. E' lo Swarowsky che avevo visto. Da quello che ho capito, l'oggetto è solo un mezzo per trasportare il potere da una cacciatrice a un'altra. Poteva usare anche uno di quegli anelli che si trovano nei sacchetti delle patatine... ma questo è molto più figo. Grazie Mamma (che non ci prenda l'abitudine a chiamarla così!).

Un Anello per domarli, Un Anello per trovarli,
Un Anello per ghermirli e nel buio incatenarli. (cit. Il Signore degli Anelli)

mercoledì 14 novembre 2012

Night 10

Ieri notte, come al solito, stavo uscendo dalla finestra della camera per la ronda notturna. Angel mi attendeva fremente, ma Madre mi ha beccata che ancora era a cavalcioni sulla finestra.
La porta della camera si è aperta timidamente. Non me ne ero neppure accorta, all'inizio. Stavo facendo cenni ad Angel di stare zitto. Lei è apparsa nel riquadro illuminato del corridoio. Teneva in mano uno strano gioiello. Lo stringeva come fosse l'unica cosa che avesse valore per lei. Era The Darkest Hour dei Megadeath, o forse la mia. Quella visita non presagiva nulla di buono.
«Stai uscendo?», mi chiede timidamente.
Ammetto che mi sarei aspettata un urlo, o una ramanzina. La scena perfetta sarebbe stata con Padre e Madre sullo specchio della porta che mi appendono al muro come fossi una condannata a morte già in attesa del patibolo. E invece no!
Fa un passo avanti e mi chiede se posso aspettare ancora qualche minuto, prima di uscire, che mi deve dire qualcosa di importante.
Madre ha un viso... colpevole. Mi convince. Rientro e chiudo la finestra. Lei sorride. Mi porge il gioiello... scopro che è un anello, sembra uno Swarowski che ho visto in Via d'Azeglio qualche tempo fa. Lo rigiro tra le dita e provo a metterlo. Calza perfettamente.
«Devo... - esita - dirti qualcosa», dice sedendosi sul mio letto. Io mi appoggio al muro, sono ancora sospettosa, ma la sto a sentire. Mi trovo di fronte a un qualcosa di molto simile alla complicità madre-figlia che non ho mai vissuto in tutti i miei 16 anni su questo merdoso pianeta.
Ace of Spades dei Motorhead ci avvicina. Che cazzo sta succedendo?
«Ultimamente la tua roba da lavare è sempre macchiata di sangue», dice. Io osservo le mie fasciature. Le busco parecchio in questo periodo. Non mi pare di essere tanto in gamba come cacciatrice.
«Ti assicuro che non è come pensi...», perché diavolo sto cercando di difendermi? A Madre non è mai fregato una minchia di me.
Lei scuote vistosamente la testa. I suoi capelli biondi, ingrigiti dall'età, si ravvivano per qualche istante «Lo so - aggiunge - non volevo fare... farti una predica». Inspira. Espira. Inspira. Cala il silenzio. Poi «Quando avevo la tua età capitava anche a me», dice.
Io raggelo. 
All'improvviso tutto coincide. Le litigate con Padre. Quelle frasi sentite attraverso le pareti. I misteriosi incontri tra lei e Frate Tac. Cazzo!
«Sei una cacciatrice, vero?».
Non mi lascia il tempo di rispondere «Speravo non ti accadesse. Speravo che qualcun'altra... ma i presagi c'erano tutti. Ho ignorato volontariamente le visioni, gli incubi, i segnali... - dice senza prendere fiato - Alla fine Papà mi ha convinta a portarti qui, a farti incontrare Padre Vincenzo, così che tu fossi preparata nel caso...».
«Tu... tu sapevi?».
Madre annuisce. Silenzio. Io la guardo. Lei mi guarda.
«Sono stata cacciatrice, molti anni fa. In America. Ero... - sospira - la più forte!».
Non posso pensare ad altro che a «Buffy
Lei fa cenno di no. Poi di sì. Poi nega di nuovo «Quello è un telefilm per teenager... Ma sì, - aggiunge - è vero che si ispira a me».
«Sunnydale non esiste...», dico.
«Esisteva, non si chiamava così, ma esisteva».
«Hai sconfitto i demoni...», non riesco a respirare.
«Sì».
«Sei sopravvissuta?».
Lei sorride sarcasticamente. «Sì, no - dice - Sono morta. Una mia amica, una strega potente, mi ha resuscitata. E allo scontro finale, quello che ha distrutto Sunnydale, sono sopravvissuta perché qualcuno si è sacrificato al posto mio...».
Ho visto la serie. So com'è andata a finire «Un vampiro...».
Madre annuisce. Cazzo!
Cala il silenzio per qualche minuto. Poi lei dice «Sei nei guai, vero?».
«Sì». Tremo. Parlo rapida «La porta dell'inferno è aperta. Il Primo scorazza per Tombe. I vampiri sono ovunque e sembrano più forti che mai...».
Lei assorbe tutto quanto. Dice che Frate Tac l'ha tenuta informata. Dice che mi serve quell'anello. E' potente. Ma ci devo stare attenta, perché se mi viene sottratto potrebbe... donare poteri ben superiori ai vampiri. Annuisco.
La guardo «Mamma?», credo sia la prima volta che la chiamo così. Noto una lacrima scendere sulla sua guancia, ma lo sguardo è solido, da cacciatrice «Ho paura - dico - Frate Tac dice che ci vuole il mio sangue per chiudere la porta dell'inferno.»
Lei annuisce. Before I forget (Sic)nesses dei Slipknot mi travolge. Tremo.
«Devo morire? E' questo il mio destino?».
«Non è detto - lei sorride in maniera ambigua - Oppure sì, devi morire...».
La fisso con occhi fuori dalle orbite. Ora mi cago davvero in mano.
«Ma non per troppo tempo...», lei sorride. Io non posso fare a meno di correre in bagno, vomitare l'anima, sedermi sulla tazza e guardare quel cazzo di anello mentre parte Only one.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

domenica 11 novembre 2012

Night 9

Ascolto Angel dei Massive Attack mentre scrivo queste poche righe. Lui è fuori. Lo vedo fissare la mia finestra ritto davanti alla sua cuccia. Non oso guardarmi allo specchio. Devo essere ridotta davvero male. Questa settimana le ho buscate un po' troppo spesso, e comincio a credere che non riuscirò a sopravvivere ancora a lungo. Sono davvero a pezzi. 

La squadra di calcio di Tombe, oggi, si è presentata in canonica subito dopo la partita. Hanno perso per l'ennesima volta. Da quando Tommy non fa più parte del loro gruppo non sono più in grado di ottenere neppure un banalissimo pareggio con l'ultima in classifica, e probabilmente stanno scendendo rapidamente tra le grandi per andare a ricoprire proprio quella posizione.

Ci hanno urlato dal centro del cimitero. Hanno preteso che Tommy uscisse. Hanno tentato di convincerlo. Io mi stavo addestrando con Frate Tac. Angel abbaiava furioso. Lui è uscito assieme a Meddy (che ormai è qui  ogni weekend e passa più tempo con lui che con me). Ascoltavo Black dei Pearl Jam, roba tranquilla. Avevo bisogno di relax, di serenità, di liberare la mente da ciò che mi era capitato nei giorni precendenti. E per la prima volta il prete approvava la mia scelta musicale.

Lui è uscito. Dalla canonica si sentiva tutto. La squadra al completo pretendeva che lui ci mollasse per tornare allo sport. Tommy diceva di no, i giocatori si facevano più arrabbiati. Tra loro, soprattutto, l'allenatore era quello che urlava di più.
C'era anche un nugolo di curiosi, rimasti al di là del muretto del cimitero. Tutti gli occhi erano puntati sulla schiena dei giocatori, e negl'occhi di Tommy. Poi c'è stato un rumore sordo. Io e Frate Tac ci siamo allarmati. Angel sembrava impazzito. Per cui siamo usciti...

Lara, Mara e Chiara erano affacciate al cancelletto che conduceva al cimitero. Dietro di loro c'era la folla. Io avanzo fino ad affiancare Tommy. Gli chiedo «Che succede?» e lui mi indica l'allenatore. Tra le mani ha un crocifisso. Deve averlo divelto da una delle tombe disposte nel terreno. Ha un ghigno strano. Continua a ripetere che, se Tommy non rinsavisce, allora Tommy non deve neppure sperare di sopravvivere. Gli fisso gli occhi. Non sono occhi normali. No, per niente. Faccio un cenno a Tommy «Allontanati - sussurro - Quello è un...», non faccio in tempo a terminare che il tipo avanza contro di me. Mi definisce 'Stronza Puttana Cacciatrice'. E' veloce come un fulmine, e per proteggere Tommy finisco per prendermi il crocefisso proprio sul naso. Volo a terra, a qualche metro da tutti quanti «...Vampiro», sussurro.
Anche gli altri calciatori si fanno avanti. Frate Tac è preparato. Impugna la solita doppietta. Il cielo fa schifo. Ha piovuto per tutto il weekend. Ora sembra voler ricominciare e i Guns me lo suggeriscono con November Rain. Mi alzo e sputo saliva misto sangue a terra. L'allenatore ghigna soddisfatto.

Sento esplodere un colpo. Uno dei calciatori vaporizza in un istante. La folla grida, scappa in ogni direzione. Una cosa è assistere a una rissa, un'altra è scoprire che le persone care, colpite da un fucile, si trasformano in una nuvola di cenere, e non in un cadavere sanguinante. Scappano tutti. Rimane solo un tizio scuro, in ombra, che osserva. Lo noto subito mentre paro qualche colpo dell'allenatore. E' il fottutissimo 'Primo'. Tutta questa manfrina dev'essere farina del suo sacco.

Undici contro uno... forse due, contando il fucile di Frate Tac. Tommy invece è già steso a terra e costretto a difendersi da due terzini affamati di sangue. Io ho il mio bel daffare, per cui grido ad Angel di attaccare. Il cane tira come uno stronzo, spezza la catena, e si tuffa sui calciatori che tentano di succhiare linfa da Tommy. Meddy si ripara alle spalle di Frate Tac, che spara il secondo colpo.

Calcio all'inguine. Io non ho i maroni ma fa un fottuto male lo stesso. Mi piego. L'allenatore mi scaraventa la croce sul cranio. Crollo al suolo. Vedo rosso... rosso sangue. I Blitz Kid mi sussurrano di non morire con Never Die. Rotolo su me stessa, estraggo 'Pungolo', faccio leva sull'avambraccio e mi rialzo. Corro e balzo sull'allenatore, che è massiccio e lento nei movimenti. Gli atterro sulle spalle. Lui si sbilancia e crolla al suolo. Io gli pianto un ginocchio sulla schiena e lo passo da parte a parte con 'Pungolo'... lui svanisce. Con Got The Time gli Anthrax mi annunciano che ora tocca a me.

Conto il numero di avversari. Erano dodici, ora ne vedo sei, più l'ombra che osserva da lontano. Frate Tac ricarica e spara. Cinque. Attacco come una vipera. Corro verso una coppia, mi getto in scivolata e li atterro spazzando il terreno fra le loro gambe. Poi ruoto su me stessa e colpisco: uno, due, adiós pendejos.
Tre. Qualcosa mi afferra alle spalle, mi solleva, mi lancia verso il muretto. Sento l'impatto col terreno. Le mie ossa scricchiolano tutte quante. Rotolo nella polvere, sbatto contro il cemento. Il ghigno del 'Primo' è a pochi passi da me. Penso mi attacchi. Non riesco neppure a tenere gli occhi aperti. Ma poi non accade nulla. Mi alzo e lui non c'è. In compenso Frate Tac ha lanciato una granata. Bum! Gli ultimi due se ne vanno in cenere.
Mi alzo a fatica. Painkiller dei Judas Priest mi ricorda di passare in farmacia prima di tornare a casa. Zoppico verso i miei compagni. Nessuno di loro mi osserva. Tutti guardano verso un punto preciso, il cratere dove la granata ha fatto piazza pulita (nota a margine: devo ringraziare Walmer per il suo supporto logistico!). Lì, in quel punto, c'è 'Il Primo'. Mi fissa. Lo fisso.
«Hai degli alleati, cacciatrice - dice - Ma non ti serviranno quando il momento giungerà», con un dito aguzzo indica prima Frate Tac, poi Tommy, poi Meddy, quindi me «Il tuo destino è già scritto - conclude - e io sono qui solo per ricordartelo».
Batto le palpebre. Un'attimo prima era lì, un attimo dopo non c'era più. Cado sulle ginocchia. Tutti accorrono. Vedo i loro sguardi preoccupati. Sento il sangue sulla pelle. Sento le ossa doloranti. Sento di stare per cedere. Frate Tac mi prende in braccio e mi porta dentro «Che cazzo ha detto quello stronzo?» chiedo con un filo di voce.
Frate Tac non risponde. Mi adagia su una panca. Da quel momento non ci ho capito più nulla, fino a una mezz'ora fa, quando il dolore mi ha svegliato da uno strano incubo. Ma ora non ho voglia di raccontarvelo. Per cui... passo e chiudo.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

giovedì 8 novembre 2012

Day 25

Oggi pomeriggio Walmer ci ha chiamati. Io e Frate Tac, dopo la scuola, abbiamo raggiunto il contadino all'albero dei corvi. L'albero era a terra, pareva carbonizzato, morto, defunto. I corvi gli giravano attorno come fossero avvoltoi che attendono di potersi sfamare di una carogna.

Alle orecchie avevo They Were Eagles, dei Celtic Frost. Mi sono avvicinata all'albero e ho notato che le radici erano fuoriuscite dal terreno. I ricordi dello scontro con 'Il Primo' si sono fatti subito vivi. L'esplosione della granata. La sua risata. La rabbia, la frustrazione. Mi sentivo sconfitta in partenza.
Frate Tac osservava l'albero. Lo accarezzava «E' uscito».
Che cazzo di osservazione. Sa benissimo che mi sono già scontrata con lui e che mi ha battuta come fosse una massaia col suo panno. Walmer ha con sé una tanica di benzina. Io lo guardo mentre comincia a cospargere il terreno con il liquido.
«Se bruciamo l'albero - chiedo - poi come lo intrappoliamo?».
«Quando morirà, un nuovo albero crescerà dove verrà seppellita la sua bara», spiega Frate Tac. Annuisco ma ribatto «Non lo si potrebbe bruciare? Così ce lo leviamo dalle palle per sempre!».
Walmer e Frate Tac fanno cenno di no «Il suo corpo non può essere distrutto...».
Mi incupisco. Ground mi tormenta.
«Cosa devo fare?».
I due uomini rimangono in silenzio. A me torna in mente l'immagine della cacciatrice che fu sacrificata per intrappolare nuovamente il vampiro. E che cazzo! Ci sarà un modo differente. Capisco che le legende narrano della sua invulnerabilità, ma nel 2012 ci son cose che quando i vampiri sono nati nessuno poteva neppure immaginarle.
Comincia Nemesis. Io rimango in silenzio.
Frate Tac mi batte una mano sulla schiena per confortarmi «Troveremo una soluzione, vedrai...».
Walmer si avvicina. Mi porge uno zippo con sopra incisi i canini di un vampiro, e una delle sue favolose canne. Il prete ci guarda male. Ma io me ne frego. Se devo morire dissanguata come un maiale, tanto vale non preoccuparsi degli effetti collaterali degli stupefacenti.
Prendo tutto dalle mani di Walmer. Accendo la canna. Libero una nuvola di fumo. Tiro profondamente, quindi passo lo spino a Walmer. Lui mi imita e passa a Frate Tac... che mi sorprende quando fa un tiro e sospira sonoramente.
Ci guardiamo negl'occhi. I corvi gracchiano sopra di noi.
In mano ho ancora lo zippo acceso, lo lancio tra i rami intrisi di carburante.
La benzina prende fuoco immediatamente. L'albero divampa come una pira funeraria. Drown in Ashes ci circonda.
Rimaniamo lì finché le fiamme non si estinguono da sole. I corvi, invece, si allontanano scocciati in cerca di una nuova casa.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

martedì 6 novembre 2012

Sveglia

Stamani sono stata buttata giù dal letto dai Celtic Frost, con Heroes. Visto che fa caldo e non sembra per nulla un cazzo di autunno normale, la posto pure qui. 


lunedì 5 novembre 2012

Cemetery

Meddy. La solita Meddy. Stamattina mi ha mandato una foto. L'ha scattata come ricordo del suo primo bacio con Tommy. La stronza... io sono qui piena di fasciature e lei pensa a baciare Tommy tra lapidi e crocifissi. E' proprio vero che ognuno si merita solo gli amici che si ritrova... quale migliore amica di una cacciatrice di vampiri potrebbe esserci, se non Meddy?

A ogni modo, la foto qui sotto è quella del cimitero di Tombe, luogo che frequento anche troppo spesso.

Il cimitero dietro la chiesa.

sabato 3 novembre 2012

Day 24

Weekend lungo di Halloween. Odio questa festa del cazzo. Se c'è qualcosa che ha un briciolo di valore, ecco che arrivano gli americani a trasformarla in un happening commerciale privo di spessore. Fanculo i dolcetti e gli scherzetti. Ho i Megadeath alle orecchie. Se qualcuno si presenta alla mia porta... Dling Dlong! 

Ho Head Crusher che rimbomba tra i miei timpani. Halloween era Mercoledì notte, che cazzo volete da me, oggi? Stavo per uscire con Angel per la solita ronda. Lo ammetto... speravo si tramutasse in maschio umano per ben differenti attività notturne, ma sapevo che non era possibile. «La notte di Halloween è sempre la più tranquilla», mi ha assicurato Frate Tac «sono gli umani a girare come mostri»... "e come stronzi" aggiungo io col pensiero mentre Darkness Within, i Machine Head, comincia.

Suona il campanello. Apro con la balestra impugnata e un grugno incazzoso. Mi trovo davanti agl'occhi una Meddy vestita da strega, con lenti a contatto cremisi e lingua nera di liquirizia. «Cazzo ci fai qui?».
Lei saltella come una bimba in preda all'isteria «Faccio festa! Rimango con te fino a lunedì!». 
Guardo oltre le sue spalle e vedo il mio vecchio Scarabeo parcheggiato davanti al vialetto «Stavo uscendo per la ronda...», non faccio neppure in tempo a finire la frase che Tommy gira l'angolo e si avvicina a noi «Che fate di bello, ragazze?».

Nessuno si è mai rivolto a me con l'appellativo 'ragazza'. Lo guardo strano e faccio cenno a entrambi di entrare. Il programma è semplice. Si torna all'albero attraverso il tunnel «Oggi dovrebbe essere un giorno tranquillo - dico - e poi ho qui un arsenale tutto nuovo procurato da Walmer».
I due sembrano del tutto dissuasi dall'accompagnarmi. Dramatic Turn of Events dei Dream Theater si materializza come un fulmine a ciel sereno. Io annuisco. L'ultima volta che sono entrata lì dentro ci abbiamo lasciato un cadavere... il mio Alex... ma è proprio per lui che ho deciso di tornare là sotto. Devo vedere in che condizioni è l'albero perché da fuori sembra sull'orlo della catastrofe.
«Ok, vado solo io - concludo con aria risoluta - voi rimanete all'ingresso a pararmi il culo».
Tommy e Meddy annuiscono all'unisono.
Ci avviamo.

Scendiamo nella sala sotterranea che sbuca nel cimitero della chiesa. Lascio Angel con i miei due compagni di ventura e scendo la scalinata. Mi infilo nel budello con la torcia accesa. Non c'è anima viva... e forse non è la migliore raccomandazione per ciò che sto affrontando. Avanzo spedita. Raggiungo l'albero senza intoppi. Constatazione d'obbligo: l'albero è fottuto. Le radici sono diventate carbone. La bara, o sarcofago, o cofanetto di caramelle Sperlari, o qualunque merda sia è a terra, aperta per metà, e vuota!
Deglutisco!
Mi guardo attorno con la torcia puntata su ogni ombra più scura della normale oscurità. Ho i sensi tirati a mille. Vorrei non essere mai scesa da sola nel canale anale di questo stronzo di mondo. Lo ammetto, mi brucia il culo, voglio uscire. Ogni rumore è...

Sento dei passi. Con Playing with Dolls gli Slayers si fanno vivi nuovamente. Arretro fino ad avere le spalle contro le pareti. Comincio a seguire il perimetro della stanza. Arrivo a una apertura. Non è quella da cui sono venuta. Il rumore si avvicina, è davanti a me. Tengo la torcia puntata ma non si vede nulla. Arretro lungo il tunnel appena scoperto. Mi metto a correre. Mi fermo in ascolto. Torno a correre. Sbuco di fianco a un canale di scolo. Il puzzo è insopportabile. Mi giro. Mi trovo il vampiro a un passo da me. Gli prendo la testa e la schianto contro la parete. Lui sorride. Mi afferra per la vita e mi lancia nel bel mezzo delle acque merdose del canale. Mi sollevo. Mi tolgo una roba densa e sgusciante dai capelli e punto lo sguardo verso l'ombra che si muove rapida verso di me. Salto. Colpisco, cado di schiena nell'acqua. E' un tipo tosto questo 'Primo'.

Sento ridere, è una voce roca e infiammata «Sei una povera illusa, cacciatrice, non puoi vincere contro di me». Mi afferra per il collo e mi solleva. Scalcio. Lui ride. Sento la mia povera spina dorsale scricchiolare. Ancora pochi istanti e mi avrà spezzato in due parti. Con una mano afferro una delle granate di Walmer. Con l'altra infilo un dito nei suoi occhi gialli di cateratta. Il 'Primo' grida. Gli ficco la granata in bocca. Poi spingo con entrambe le gambe sul suo torace e mi libero dalla sua morsa. Cado a terra. Batto la testa. La granata esplode. Rize of the Fenix dei Tenacious D mi rincuora, ma non vedo, non sento, più nulla.

Quando apro gli occhi ho perso ogni cognizione di tempo e luogo. Sono svenuta? Quanto tempo è passato? Ho ucciso il 'Primo'? Attorno a me c'è un puzzo di zolfo che metà basta. Poi sento ridere. Viene da lontano, mi fischiano le orecchie, non capisco bene dove si trovi l'origine di quel raglio schifoso «Sei ingegnosa, cacciatrice!». 

Mi alzo. A tentoni raggiungo la parete. Una spalla mi fa male da morire. Devo avere anche qualche costola incrinata, e un ginocchio ammaccato. Zoppico vistosamente. Quel coglione è sopravvissuto a una granata! Come farò a seppellirlo di nuovo? Le parole di Frate Tac incombono assieme a Native Blood dei Testament... "ci vuole il tuo sangue Clà!".

Dracula o comecazzosichiama se n'è andato. Mi ha lasciata viva come un gatto che gioca col suo topolino. Torno sui miei passi. La torcia è rotta. Avanzo al buio. Attendo solo che quel bastardo si faccia vivo nuovamente. Sono fortunata, probabilmente. O forse il 'Primo' si è annoiato ed è uscito a fare due passi. Non che me ne freghi più di tanto. Sono ancora viva e tanto basta.
Arrivo allo spiazzo che si affaccia sul cimitero. Salgo la scala sulla parete, un passo alla volta, una fitta di dolore alla volta. Quando vedo nuovamente le stelle mi sento felice, e incazzata come una belva. A pochi passi da me Meddy e Tommy amoreggiano allegramente... altro che parare il culo alla cacciatrice. Neppure si accorgono del mio arrivo. 
Mi tocca mandarli a fanculo sonoramente perché si accorgano di me, e delle mie misere condizioni. Che stronzi... loro e i Lynyrd Skynyrd che mi frullano le meningi con Last of a Dyin Breed!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.