martedì 27 novembre 2012

Day 27

Mi guardo allo specchio. E' primo pomeriggio. Fuori Piove. Angel è rintanato nella sua cuccia. Madre è di sotto che legge. Sono nuda. Trust dei Megadeath alle orecchie. Sono cambiata molto da come mi ricordavo. Sono sempre stata pelle e ossa. Un fisico da modella, piatto, tipo una tavola da surf. Ora sembro una culturista, anche se i muscoli mi hanno dato una certa armonia e non mi hanno trasformata in un uomo con la vagina. Tutt'altro. Sono... sexy. Non avrei mai detto che un giorno avrei usato questa parola su di me.
So che piaccio. Jake, Alex, Tommy e Angel ne sono una conferma. Ma io non mi sono mai piaciuta. Ora, però...
Al dito porto l'anello. Ci gioco spesso. Me lo rigiro e rimiro. Wild Child dei W.A.S.P. subentra con un ritmo che mi carica. E' ora di vestirsi. Fa freddo. 
Intimo rosa, calze con la riga nera e qualche buco su coscia e polpacci. Gonna lunga, con lo spacco, un po' zigana. Anfibi. Un corpetto bianco che lascia in vista l'ombelico. Giacca di pelle. Un foulard grigio e nero con alcuni tribali in argento. Girò un po' su me stessa, è parecchio che non faccio attenzione a quello che indosso. Poi scendo di sotto.
Becco mia madre in cucina. A Touch of Evil dei Judas Priest mi travolge. Lei mi fa cenno di sedersi. Mi mostra un album di foto. Lei è giovane. Anche mio padre. Avranno la mia età. Sono abbracciati, non in modo romantico, piuttosto come fossero compagni di ventura. Al loro fianco ci sono volti che non conosco. Lei me li indica con l'indice.
«Questa è la mia migliore amica. Una strega potente come non potresti mai immaginare. Ora vive in Inghilterra. Ci credi? Parla con le piante. Dice che l'intero pianeta è un'essere vivente e senziente». Il dito si sposta «Questo è il vampiro che ti dicevo - dice - davvero temibile, spietato. Però aveva una cotta per me».
«E' lui che...», Madre mi interrompe annuisce. Il dito si sposta «Il mio osservatore. faceva il bibliotecario, era di origine inglese». Johnny Be Good interpretata dai Priest mi è sempre piaciuta.
Osservo meglio la foto e scopro che è scattata nel cimitero di... «Sunnydale», sembra leggermi nel pensiero «Proprio come nella serie TV, più o meno - ride - Whedon mi ha pure fatto fare la comparsa in un paio di puntate della prima serie. Un tipo geniale!».
La guardo stupita. Lei mi pare più bella che mai. Come ho fatto a venire fuori così rospo? «Ovviamente il telefilm è molto romanzato. I mostri, i militari, e tante altre cose sono state inserite per mantenere alta l'audience - aggiunge - Ma la base è tutt'altro che inventata».
Annuisco.
«Ci siamo trasferiti in Italia quando abbiamo saputo di un'altra porta dell'inferno - spiega - tu non eri ancora nata, ci abbiamo messo parecchio prima di trovare Padre Vincenzo, e...».
«Se la cacciatrice sei tu - chiedo all'improvviso - perché tutti se la fanno con me?».
«Non lo so», risponde e butta fuori un sospiro frustrato «In teoria non esistono due cacciatrici contemporaneamente. Io però sono morta e risorta. Forse Kaley... Oh Dio, Kaley...».
Parte Wasted Years degli Iron Maiden. Nella serie Kaley è Faith... ma non posso credere che sia tutto vero!
«Non la vedo da quando abbiamo lasciato la California - ora sta piangendo - Era come una sorella per me!».
Ok! Ho capito. Faith... ehm, Kaley è morta. E io sono diventata cacciatrice! Che sfiga!
«Cosa dobbiamo fare?», chiedo.
Lei scuote lentamente la testa «Non lo so. Cosa dice Padre Vincenzo?».
«Che dobbiamo aspettare una loro mossa...».
Madre annuisce «Ce l'hai ancora l'anello?», glielo mostro «Bene!».
«Dobbiamo trovare il modo di eliminare il Primo - dice - di solito i vampiri si vantano parecchio, si credono molto più potenti di quanto sono in realtà! - sorride - Non sai quanti ne ho conosciuti che si definivano 'Il Primo'», la guardo negl'occhi e scorgo le lacrime. So che vuole liberarsi di me per fare una cazzo di telefonata alla sua amichetta americana, ma allo stesso tempo si sente in dovere di mettermi in guardia, e magari quel senso di dovere è un barlume di istinto materno... chissà!
«Lo faremo fuori!» affermo alzandomi in piedi. Lei mi guarda. "Dove vai?", pensa.
Io mi avvicino alla porta. Prendo l'ombrello che fuori viene giù il mondo. Apro «Sono di ronda con Angel...», esco e mi chiudo la porta alle spalle. 
Il cane esce dalla cuccia e mi guarda scocciato «Non fare il rompicoglioni - dico - c'è un lavoro da fare». In casa sento la voce di mia madre. Sento i singhiozzi. Bang your Head mi annuncia l'arrivo dei Quiet RiotChe palle questi vampiri del cazzo!


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

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