lunedì 3 dicembre 2012

Day 29

Non trovo l'aggettivo corretto per descrivere la sensazione che ho provato, oggi, a scuola. Proverò a fotografare ciò che ho visto, ciò che ho provato, poi lascio a voi descrivere quanto mi vibrava dentro le viscere. Aspettate solo che metta su la musica giusta... ecco, va bene Brave New World dei Motorhead?

Otto e mezza. Campanella. Entro in classe, mi piazzo al solito banco. E solo quando sono seduta mi accorgo del silenzio tombale. Tommy mi guarda dal suo banco, due file avanti a me, dietro alle Dive. Cazzo! Le Dive sono in classe. Tutte e tre. Chiara e Lara sono al loro posto, pelle diafana, vestite come al solito da prostitute d'alto borgo, occhi spenti. Mara è ancora sulla porta. E' entrata poco prima di me. Mi ha salutata, e si è fermata lì, a un passo dalla lavagna. Guarda il suo posto a fianco delle altre due. Ma non ci va.
Ovvio. Lei è stata 'disintossicata', ha ancora una parvenza di umanità, per quanto sia costretta a nutrirsi di sangue animale. Le sue amiche, invece, sono belve assassine al comando del Primo.

Voi, a questo punto, direte che mi sono scoperta. Che questo cazzo di diario online è l'ennesima storiella inventata e che nel post chiamato Day 28 le avevo uccise. Puttanate. Ho le budella contorte dalla paura! 
Ecco... immaginatevi in una situazione in cui vedi uno morire, e poi il giorno dopo te lo ritrovi di nuovo di fronte. Come reagireste voi? Andreste fuori di testa, di brutto, vero?

Inspiro, espiro. Mara si decide e viene a sedersi a fianco a me. La prof di matematica entra. Il silenzio è già di tomba. Lei si guarda attorno, stranita. Sarei stranita pure io al suo posto. Immagino abbia percepito una strana sensazione di pericolo... povera lei.
Va alla cattedra. Le due Dive si guardano e si alzano in piedi. La prof le guarda. Loro vengono verso di me.

Aspettate... metto su Are You Dead Yet? dei Children of Bodom.

La prof comincia con la sua filippica per riconquistare l'ordine. Prima con gentilezza, poi alzando la voce. Le Dive si inchiodano davanti a me. Chiara si abbassa al livello dei miei occhi, sorride «Ora hai capito con chi hai a che fare?».
Faccio la sbruffona, la fisso e gli faccio un'espressione beota, come se non capissi di cosa sta parlando. Lei mi annusa «Hai un buon profumo, cacciatrice - mi sussurra - Sarà un piacere fare colazione con te».
Mi alzo. Mara mi trattiene per una mano, la sua presa è forte, se non fossi quello che sono, mi avrebbe sbriciolato il polso.
Chiara si raddrizza «Venti giorni - dice - ancora venti giorni, poi capirai di cosa sto parlando!».

Le Dive si allontanano. Non si siedono al loro posto. Lara si avvicina a Tommy, gli lecca la guancia mentre lo tiene seduto con la forza. Poi escono dall'aula.

Passano cinque minuti di silenzio. Poi la prof si riprende d'animo, si alza in piedi, e caccia fuori dall'aula me, Mara e Tommy. 

Ammetto che tutti e tre ne rimaniamo sollevati. Corriamo come dei fulmini in canonica, dove Frate Tac non può far altro che riempirci di ulteriori dubbi. Venti giorni... sono venti fottuti giorni. Metto alle orecchie Hand of Doom degli Slayer. Ho bisogno di riflettere.


Per chiunque sia in ascolto... Mi chiamo Clara e ho 16 anni.

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